Metal Gear Solid V The Phantom Pain - rinascita o coma profondo?


Non è facile fare una recensione di Metal Gear Solid le aspettative dei fan, quindi anche le mie, sono sempre altissime senza contare che questo nuovo capitolo ha delle flag della morte ben piantate durante il suo sviluppo.
La prima e più importante è l'allontanamento di Hideo Kojima dallo sviluppo del gioco, un odio tale da parte di Konami che ha portato alla cancellazione del suo nome dai manifesti pubblicitari e dalla copertina del gioco.


Questo per molti è un motivo per non provare neanche questo gioco ma se vogliamo andare a vedere anche il concetto stesso della realizzazione non era esaltante quando Kojima era al timone, basti vedere quella demo a pagamento chiamata Ground Zeroes che aveva fatto incavolare tutti.


Un altra pesante flag della sconfitta a mio parere è stata anche l'annuncio di Quiet come se fosse un personaggio vitale, ma francamente un cecchino in bikini è solo un mezzo per attirare giappomaniaci su un gioco che sta perdendo l'interesse del pubblico ed in questo Kojima eea coinvolto.


Infine come cosa personale sono stufo di sentir dire a Kojima che questo è il suo ultimo Metal Gear e che spiega tutto perché almeno per me il finale di Metal Gear Solid 4 Guns of the Patriots era perfetto e chiudeva bene una grande saga di cui Rising era un seguito action che voleva appunto distaccarsi dai soliti cliché della serie.


Dopo il prologo in ospedale, troppo lungo secondo me, si parte con il tutorial dei comandi e la personalizzazione dell'avatar che poi si userà in Metal Gear Online.


Diciamo che alcune scelte sono discutibili e poco serie per un gioco di spionaggio tattico ma faranno la gioia dei fan della tamarraggine alla CoD.


Come dicevo il prologo è troppo lungo e lento, narrativamente parlando è scialbo e non propone nessuno spunto interessante per i fan della saga mentre mette cose a caso per fare hype senza senso.


Nonostante la lite con Konami il nome di Kojima figura nei credits iniziali e sono presenti svariate chicche come il poster nella foto.

ad un certo punto credevo di aver sbagliato gioco

Quello che mi ha basito nella parte iniziale è che succede di tutto, ma a caso, il mostro fiammeggiante che abbatte gli elicotteri con le balene, e no non sto scherzando, e l'inseguimento a cavallo alla Ghost Rider sono epici ma starebbero bene in Bayonetta e Devil May Cry e non in Metal Gear.


Diciamo quindi che la prima parte non mi ha esaltato, visto anche che è completamente guidata, e non aggiunge nulla alla storia base anzi la incasina secondo me.


Certo, questa scena è epica e mi ha fatto andare in brodo di giuggiole ma pensandoci bene adesso è tutto fan service senza senso.
La seconda parte in Afghanistan è già più interessante e poi si arriva alla Mother Base, il cuore free roming del gioco e qui casca l'asino perché non è altro che un remake +HD di Peace Walker con missioni ridondanti per fare soldi e reclutare soldati.
Poi il fatto che ogni missione abbia i titoli di coda come un episodio a se stante lo trovo più che altro fastidioso.


Proprio come Rising Revengeance questo titolo soffre del peso di un nome che lo schiaccia, graficamente mi aspettavo di più dopo aver visto Batman Arkham Knight mentre il sonoro ha come sempre musiche epiche ma la voce di Keifer Sutherland proprio non mi piace.
La longevità è garantita da missioni ripetitive che spezzano il filone narrativo e questo secondo me è un male, il bello di MGS era appunto la trama e diluirla così è una vergogna.


La giocabilità si salva ma per essere nel 1984 ci sono troppe cose fuori posto messe per dare maggiori possibilità al giocatore ma che tolgono quel poco di realismo che aveva MGS3, l'iDroid è semplicemente sbagliato.
Insomma da fan della saga lo gioco solo perché amo la serie ma se non si chiamasse Metal Gear Solid forse lo apprezzerei di più e noterei meno i difetti.


Per essere un gioco atteso da anni non mi ha stupito anzi lo trovo alquanto pacchiano e nonostante le ore di gioco la voglia di arrivare alla fine è scemata più mi addentravo nel gameplay, non so se sarà l'ultimo ma la saga è finita con MGS4 e tutto quello dopo sono solo orpelli per divertire i fan che non potranno mai raggiungere le vette dei capitoli precedenti e The Phantom Pain ne è la dimostrazione.
Tutto è molto bello ma semplicemente non è più Metal Gear e questo non può che deludermi, parlando oggettivamente invece è un gran gioco che merita di essere provato e può divertire parecchio soprattutto chi si avvicina per la prima volta alla serie.

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