Accel World vs Sword Art Online il videogame


I crossover abbondano nel mondo dei videogiochi e non è raro che serie apparentemente incompatibili si incontrino/scontrino per la gioia dei fan e così nonostante da noi sia quasi sconosciuta ecco che Accel World incontra Sword Art Online.
La serie di light novel scritte da Reki Kawahara sono un must in Giappone ed il concetto di neuro-linker è intrigante ed una possibile evoluzione del nervegear.
Non a caso è lo stesso autore che ha dato vita ai racconti di Sword Art Online pochi mesi dopo anche se i due mondi sono a decenni di distanza.


Il videogioco parte proprio dal concetto che un nemico abbia unito i due mondi virtuali facendo finire addirittura le coscienze di Haru e Kuroyukihime indietro nel tempo e che per fronteggiare questa minaccia i vari eroi debbano collaborare formando squadre da tre personaggi di cui il giocatore ne usa solo uno.


Essendo basato su Alfheim Online si può svolazzare, cosa limitata per i personaggi di Accel World che li rende più dei supporter, ed il gameplay varia poco da quello visto nei videogiochi precedenti.
Effettivamente mi aspettavo di più e non c'è molto da dire se non che le quest sono abbastanza piatte e solo le boss fight sono interessanti.


Usare diversi personaggi dopo la fase introduttiva è puramente per piacere e Kirito resta la scelta migliore.
Dopo i primi capitoli infatti si hanno così tanti personaggi che anche volendo è impossibile usarli tutti anche se magari può aumentare la longevità variare un po dato che il grado di sfida iniziale non è altissimo e si va avanti veloci.


Il riciclo di ambientazioni e personaggi dopo un po diventa stucchevole e sebbene l'evoluzione dei personaggi sia diversa a seconda della serie non ho trovato quel feeling dei titoli precedenti che già come JRPG non sono un gran ché tolto l'amore per la serie.
Infatti questo è un titolo molto for fans anzi only for fans dato che spogliato dei nomi famosi resta ben poco che possa attirare i giocatori esperti di GDR.


Si tratta di un gioco che non osa andare oltre i propri schemi e non lo consiglio se non amate le serie a cui si ispira.
A mio avviso potevano fare meglio anche perché Accel World da un mare di opportunità innovative, che però qui si limitano ad attacchi combinati, e come The Seven Deadly Sins bisogna guardarlo con il cuore.
Adesso è uscito anche il gioco di Phantom Bullet che promette di essere diverso ma per mancanza di fondi lo prenderò molto più avanti e mi posso accontentare di questo e come dice Yui nell'immagine di copertina ci sono modi migliori di passare il tempo tipo il nuovo gioco di Ken.

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