Doctor Who Christmas Special S10E00 - The Return of Doctor Mysterio


Sarà che in America è stato l'anno della rinascita della DC, mentre da noi è arrivato il prequel da poco ma questo special di Natale del Doctor Who è poco natalizio e neanche tanto velatamente di parte.
Basta vedere Superman citato ed inserito nel contesto come il tipico fumetto super eroistico che un ragazzino legge sotto le coperte la vigilia di Natale per capire dove andrà a parare la storia da li a poco.



Il titolo Il ritorno del Doctor Mysterio è fuorviante e la storia ruota intorno a Grant, interpretato nella sua versione adulta da Justin Chatwin visto soprattutto per Amrican Gothic, Shameless, ed Orphan Black che da grandi poteri ha ricevuto grandi responsabilità.


Per questo divide la sua doppia identità tra l'eroismo dell'eroe mascherato e fare... la tata! 


Anche se scritto da Moffat e diretto da Ed Bazalgette questo episodio non mi è dispiaciuto anche se l'ho visto in differita durante la convalescenza di capodanno ma trovo sia davvero poco natalizio e certamente poco chiaro.


Ad assistere il Dottore troviamo Nardole, interpretato da Matt Lucas, che era un personaggio secondario, anzi terziario ed in nero, dello special sul marito di River Song e nei primi minuti non riuscivo a focalizzarlo come quando vedi Christoph Waltz in mille ruoli diversi o Ben Affleck... no lui è sempre uguale.
Poi lo riconosci e ti chiedi che cosa ci faccia li, perché abbia di nuovo un corpo e cose del genere, poi ti ricordi il nome Moffat ad inizio episodio e capisci.


Semplicemente serviva una spalla di poco peso che reggesse le battute di Capaldi mentre Clark e Lois  Grant eLucy cercano di limonare duro senza capirsi davvero a vicenda.


Il ruolo di Lucy è affidato a Charity Wakefield che nonostante un curriculum di tutto rispetto per me è una bella ma totale sconosciuta.


Se non ci fosse stato The Boys ed altre mille mila serie a fumetti o telefilm sulla sdrammatizzazione dell'eroe, come il mio amico Ultraman da non confondersi con quello nipponico, l'esperimento potrebbe dirsi riuscito.



Salvo solo qualche battuta e gag incentrata più che altro sul fatto che Grant sia lo sfigato inglese medio degli anni 90 innamorato da sempre della bella compagna di classe che ha avuto una pubertà difficile a causa dei suoi super poteri.



L'amore puro però non è mai ricambiato nella realtà così la bella ragazza si mette con il suo miglior amico e ci fa pure un figlio che poi lui deve accudire come babysitter sottopagata pur di stargli vicino e magari spiarla sotto la doccia.


C'è qualche battuta simpatica durante l'intervista, che scimmiotta quella del primo film di Superman con Christopher Reeves, ma per essere un episodio del Dottore che dovrebbe riaccendere gli animi dopo un anno di fermo si tratta di una puntata alquanto scontata.


Il fatto che i nemici abbiano lo stesso effetto speciale della testa porta oggetti del precedente special lo vedo più come riciclaggio di costumi che una citazione che porta la trama da qualche parte, dopotutto ai testi c'è Moffat quindi il non sense con cui le cose vanno forzatamente a posto è di casa.


Questa recensione è un po sconclusionata perché non volevo spoilerare troppo a chi non ha ancora visto l'episodio e quindi non tutti i fatti sono in ordine, e per il fatto che sto di nuovo male, quindi sebbene Capaldi non dispiaccia come Dottore ormai Doctor Who non è più all'apice e sta subendo una bruttissima fase discendente in cui la nuova spalla potrà fare ben poco per attutire la caduta.
Il mega trailer a fine episodio infatti non mi ha minimamente emozionato e sebbene guarderò la nuova serie non mi aspetto più grandi cose.

Commenti