Incomincia la seconda stagione di Gundam Iron-Blooded Orphans


E' iniziata ormai da tre settimane la seconda stagione di Gundam Iron-Blooded Orphans ed ormai mi sembra doveroso parlarne perché dopo le prime tre puntate posso dire qualcosa di concreto.
Si tratta di una seconda stagione breve, ormai hanno visto che il formato annuale non cattura più il pubblico come un tempo e due stagioni brevi sono più gestibili per i produttori e godibili per il pubblico.


Gli eventi della seconda stagione si svolgono poco dopo la vittoria su Gjallarhorn mostrando come i Tekkadan si siano divisi in due gruppi, uno ancora su Marte e l'altro sulla Terra come filiale per difendere Arbrau.
Così la prima parte del primo episodio passa lentamente spiegando una situazione geopolitica in mutamento ed introducendo le nuove reclute dei Tekkadan.


Infatti per sopperire ai comprimari morti eroicamente nella prima stagione eccone altri e questa volta si tratta di persone più mature e quasi maggiorenni.
In molte di queste scene si può notare come le animazioni calino drasticamente in certe scene ma il comparto grafico generale resta di alto livello.


Ci sono molti cambiamenti anche per le sette stelle di Gjallarhorn che adesso vedono in campo nuovi membri ed un arsenale bellico rinnovato.
Questi due sono i nuovi antagonisti di McGillis ma per adesso non si capisce bene chi sarà il cattivone di fine serie.


Il design dei nuovi modelli messi in campo da diverse fazioni, qui il modello d'assalto della Dawn Horizon Corp, sono molto belli esteticamente e massicci cosa che mi piace molto.
Mi è piaciuta di meno che il primo episodio sia una versione condensata del primo della stagione precedente in cui finiscono nuovamente a fare da scorda a Kudelia con la battaglia negli ultimi minuti tra i soldati ragazzini e gli invasori pesantemente armati.


I nuovi mezzi dei Tekkadan fusione del Ryusei Go con lo Hyakuren mi piacciono abbastanza ma non sono altrettanto validi e modulari come i Graze della prima stagione.


Inutile dire che come nella prima stagione a fine episodio arriva il Barbatos a salvare la situazione ma questa volta è un Mizakuki esperto, e menomato di un braccio semiparalizzato quando non è connesso alla macchina, a guidare il Barbatos Lupus che è semplicemente una figata astrale.


Se il Barbatos mi aveva colpito per la sua cattiveria con la mazza questa versione con i due cannoni e la doppia mazza corta, con nuovi spallacci e livrea, è semplicemente l'evoluzione perfetta di un design sapiente.


Il secondo episodio è di transizione, dopo lo splendido scontro iniziale il ritmo rallenta di brutto, e serve a spiegare principalmente la situazione della filiale terrestre e preparare lo scontro nello spazio.


Ecco, una cosa che mi piace davvero di questa serie è che nonostante i mobile suit ed i Gundam frame si affidino alla forza ed al combattimento corpo a corpo con armi bianche le battaglie non risultano semplicemente un caotico menarsi senza senso anzi sono tra le cose più strategiche delle ultime serie di Gundam.
Ile navi trainate con l'inerzia dai pirati spaziali per non essere rilevati sul radar è una geliata.


Il terzo episodio è dunque la battaglia spaziale tra Tekkadan, aiutata da una fazione di Gjallarhorn, contro i pirati spaziali Dawn Horizon Corp ed entra in scena anche il Gusion Rebake Full City guidato da Akihiro.
Le quattro braccia usate finalmente per sparare in simultanea mi sono piaciute, il tronchesino gigante pieghevole sul culo un po meno.


L'episodio finisce con l'arrivo delle forze di Arianrhod guidate da Master Iok, che trovo avere un nome davvero buffo, ed entrano così in scena il Reginlaze, modello che andrà a sostituire il Graze per le truppe di Gjallarhorn, ed il Hugo dei pirati spaziali i cui model kit sono in uscita a breve in Giappone e spero presto anche da noi perché mi piacciono un sacco.
Insomma questa seconda stagione parte bene, trama curata e battaglie di spessore ma potevano osare di più che una replica 2.0 della prima season, ma più che altro ha attirato la mia attenzione.


Questo vuol dire che grazie all'ottimo mecha design ci andrò sotto con i Gunpla IBO ma in generale Gundam Iron-Blooded Orphans season 2 è la degna continuazione di uno degli anime di Gundam migliori mai fatti e certamente ne parlerò ancora visto che adesso c'è anche un nuovo uomo mascherato.
Per adesso merita parecchio e stimola la mia curiosità nonostante il riciclo di alcune scelte narrative già viste, in un panorama sempre più oppresso da cavolate questa serie è un respiro d'aria fresca per me e la seguirò con molta attenzione ma soprattutto la consiglio a tutti coloro che amano i robottoni e la fantascienza.

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