The King of Fighters XIV recensione di un grande ritorno!


Non ci posso credere, dopo tanta attesa finalmente il nuovo The King of Fighters è nelle mie mani e quasi non ho voglia di giocarlo.
Non è tanto la mancanza della passione per questa serie, che non si è mai affievolita nonostante gli alti e bassi, ma più che altro lo stress e la stanchezza accumulate durante quest'estate che si fanno sentire togliendomi le forze per giocare alla Playstation 4, eppure il nuovo KOF è una piccola perla.


Incominciamo questa recensione spezzando subito una lancia a favore della SNK che dopo le prime immagini del gioco presentate l'anno scorso era stata fortemente criticata per il dettaglio grafico, infatti i KOF in 3D sono tra i più brutti e legnosi della serie ma per fortuna hanno imparato la lezione e il XIV capitolo è uno spettacolo per gli occhi.
Le arene e le fonti di luce sono qualcosa di commovente ed nuovo il design dei personaggi è una reinterpretazione modernizzata di uno stile che ha segnato un epoca per i giochi 2D,


Con il ritorno di molti personaggi storici tra cui alcuni fuori continuity, come Geese ed un Terry che sembra sempre più lontano da quello di Garou Mark of  the Wolves, lo story mode è lungo ma poco epico.
La trama è forse il punto debole del gioco perché il nuovo cattivone Antonov non mi piace un gran che e Verse non è degno neanche di pulire il culo ad Orochi e Rugal visto che arriva a caso e prende botte, quindi anche se ci sono ben 50 personaggi le nuove leve non mi hanno colpito.


Riutilizzare personaggi e team storici di KOF è la cosa più appagante, anzi no la cosa più appagante è il combat system rifinito in ogni dettaglio che rende The King of Fighters XIV un picchiaduro anche più giocabile dell'ottimo Street Fighter V con una varietà ed una cura maniacale.
Le modalità di gioco sono diverse ed oltre allo story c'è un corposo online con la possibilità di giocare in party ovvero 3 vs 3 con tutti i personaggi controllati da giocatori ed attualmente ci sono sempre partite in corso a cui unirsi.


La modalità sfida offre prove di inserimento comandi, un time attack ed un survival, e naturalmente c'è una splendida gallery con tante immagini storiche provenienti da tutti i titoli della saga da sbloccare ma non posso fare screenshot per mostrarvele.
Così come non posso registrare le partite dello story mode e per questo non ci sono filmati sulla pagina Facebook ma il sonoro è ottimo e le voci giapponesi splendide anche se non posso farvele sentire.


La longevità è alta se si vuole finire e sbloccare tutto ci vuole un secolo, già mi sbatto a finire KOF 2000 per puro piacere, e chi vorrà avrà pane per i suoi denti da nostalgico dei picchiaduro con questo splendido titolo.
Il fatto che i picchiaduro stiano tornando in auge, con pro e contro delle pubblicazioni moderne, non sminuisce il lavoro svolto da SNK per fare tornare KOF grande e ci sono riusciti in pieno.
Per i novizi e chi non ha mai giocato in sala giochi un titolo della saga non ci sarà lo stesso feeling ma The King of Fighters XIV è uno dei picchiaduro migliori di quest'anno e va giocato da ogni vero appassionato.

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