Shin Mazinger ZERO e Goumaden Shutendoji


Il nome di questo blog e parte della sua grafica, e quella del canale Youtube, rendono omaggio al grande Go Nagai ed alle sue opere.
Quindi appena sono stati annunciati due nuovi fumetti ispirati alle sue vecchie opere ho subito drizzato le orecchie, dopo un po di ricerche ho scoperto che si tratta di remake su licenza in cui Nagai ha un ruolo secondario nella trama ed i disegni sono affidati a due nuovi autori.
Diamo dunque un occhiata prima a quello più rappresentativo ovvero Mazinga.


Ormai ho perso il conto delle varie edizioni di Mazinga ed il primo impatto con quest a nuova opera mi ha ricordato il lavoro svolto von Getter Robot The Last Day in cui i toni scherzosi degli anni 80 sono stati sostituiti da tematiche post apocalittiche in cui la causa del disastro è proprio Mazinger Z, la cui Z sta per ZERO.


In un ciclo di distruzione e rinascita Koji Kabuto guida Mazinger e finisce per cedere al suo lato oscuro diventando un dio oscuro sino a quando Minerva X lo fa rinascere in un altro luogo per cercare di cambiare gli eventi.


Questo primo numero mostra un Koji diverso da quello a cui siamo abituati che dopo la morte di Sayaka per mano di suo nonno guida Mazinger Z nel disperato tentativo di fermare le bestie meccaniche ma finisce solo per diventare un distruttore e devo dire che non mi è dispiaciuta questa digressione psicologica sulle sue motivazioni e vedere come un piccolo cambiamento avrebbe portato ad esiti diversi da quelli che conosciamo.
Alla fine del numero dopo svariati tentativi si vede un Kabuto più simile a quello classico e sono curioso di vedere come continua questa serie di nove numeri.


Il disegno di  Yuuki Yogo non mi dispiace anzi è sufficientemente curato bel mech design e molto dettagliato sui personaggi.
La storia è solamente supervisionata da Nagai, ma resta nei canoni dell'opera, infatti è scritta da Yoshiaki Tabata e mi è piaciuta.


Invece per il remake di Shutendoji, serie molto amata da Nagai ed in Giappone ma poco conosciuta da noi, il maestro ha curato personalmente la trama mentre i disegni sono affidati a Masato Natsumoto che ricrea i personaggi classici dell'opera con un tratto più moderno.


La storia ricalca quella vecchia ma con parecchie differenze e non solo nel design, quella più importante è la presenza di un nuovo personaggio chiamato Shutendoji ovvero un oni alato che cerca di mettere alla prova Doji Enno, il protagonista chiamato così invece che Jiro Shutendo, e testare le sue abilità.


Anche gli amici e guardie del corpo di Doji sono diverse in questa nuova versione ed invece di essere dei prescelti  che attendono da generazioni di proteggere l'unico che può fermare gli oni sono praticamente costretti da Goki ad aiutarli.
Un altra grossa differenza sono i genitori del protagonista che in quest'opera sono praticamente inesistenti mentre nella versione classica erano uno dei fulcri della trama.


Questa serie di sette numeri uscita nel 2003 mi ha colpito e voglio vedere come verranno gestiti i personaggi e se la storia prenderà svolte diverse.
Shin Mazinger ZERO è invece del 2009 e trovo davvero strano che questi manga siano arrivati da noi con circa dieci anni di ritardo visto che le opere di Nagai hanno comunque un ottimo riscontro ma almeno così non dovrebbero esserci problemi con la periodicità dato che il materiale è già disponibile.
Entrambi i manga mi sono piaciuti e possono essere apprezzati anche da chi non è fan delle vecchie opere e vuole qualcosa di diverso dagli shonen moderni.

Commenti