La corona di ghiaccio


Tiffany è cresciuta. Non è forse ancora una "piccola donna", ma inizia a fare i conti con i primi problemi di cuore. Roland, salvato due libri prima, si è rivelato meno scemo di quanto apparisse ed il continuo scambio epistolare intercorrente fra i due sembrerebbe un preludio perfetto per un'idilliaca storia d'amore. O almeno così sarebbe stato se Tiffany non avesse seguito i suoi piedi. Una strega, infatti, ha molti nemici, il primo dei quali è se stessa.
Per una strega danzare durante un ballo propiziatorio semplicemente perché trasportata dal ritmo può essere pericoloso: soprattutto quando il ballo è in onore dell'Invernaio (Winthersmith in originale). Soprattutto quando l'elementare creatura si invaghisce di lei. Quando poi lo stesso elementare inizia a seguirti ovunque, portando freddo e neve, scrivendo il tuo nome con la brina sulle finestre e imprimendo la tua faccia su ogni fiocco di neve, al pericolo si aggiunge un certo imbarazzo.


Questo terzo, ma non ultimo, libro su Tiffany ha una tematica sentimentale più marcata rispetto ai precedenti episodi e si discosta maggiormente dal cliché dell'apprendista strega per far vedere come ormai Tiffany sia pronta, o quasi.
Inoltre per quanto sia diverso trovo molte tematiche in comune con Frozen, l'ultimo film della Disney di cui parlerò prossimamente, e forse lo ha ispirato o almeno io me lo auguro.
Insomma se vi era piaciuta la precedente avventura questo libro ne è la degna continuazione e riesce a rinfrescare una formula vincente attestandosi come un punto di riferimento per la saga di Disc World quasi quanto Scuotivento.
Quindi correte a leggerlo e non abbiate paura di quando Tiffany affronta la neve sino alla sua morte, quello è solo l'inizio.

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