La terza puntata di Agents of SHIELD... che noia!


Nonostante le buone premesse la terza puntata del serial dedicato agli agenti dello SHIELD proprio non riesce a convincermi, sembra un incrocio tra Fringe e Mission Impossible ma senza le qualità dei due telefilm e già Fringe è discutibile.
Insomma alla terza puntata di un telefilm che dovrebbe parlare del mondo dei super eroi Marvel non si è ancora visto nulla di veramente Marvel e ciò mi annoia.
Che senso ha fare un serial sui super eroi se poi i super eroi, ed i super cattivi, non ci sono?


Non è un caso secondo me se dalla prima puntata gli ascolti sono calati da 12 milioni a poco più di 7 perché qualsiasi fan dei fumetti si aspettava qualcosa di meglio da questo progetto.
E' impossibile non restare delusi da qualcosa che sembra fatto così terra terra, dove sono tutti i miliardi di personaggi secondari che avrebbero potuto mettere dove sono i villain di serie C che comunque fanno parte del Marvel universe? Non ci sono, è questo il problema.


Il cattivo generico, uomo d'affari ricco che vuole usare una tecnologia all'avanguardia, è il classico stereotipo dei film d'azione e sembra uscito da uno 007 piuttosto che da un fumetto Marvel mentre lo scienziato pazzerello proprio non mi convince.
Trovo che questo voler essere realistici a tutti i costi, proponendo personaggi normali, non regga sminuendo le potenzialità della serie e Coulson da solo non ce la fa a reggere il tutto.


Nonostante gli effetti speciali e le location siano ben fatte manca l'anima e le trovate per far durare l'episodio più di 40 minuti sono davvero scarse, il dispositivo per neutralizzare i raggi laser mortali nascosto nello specchietto portacipria è davvero il massimo del trash, e la storia potrebbe essere narrata benissimo in 25 minuti.


Ci sono delle cose positive, come Chloe Bennet tutta bagnata, ma sembra un telefilm qualunque e soffre dello stesso problema di Smallville, ma almeno lì c'erano delle super minacce mentre qui è tutto così blando, la regia di Milan Cheylov, che neanche Wikipedia sa chi sia, è davvero piatta e non ci sono colpi di scena.


Tutto finisce bene per il rotto della cuffia ma non ci sono emozioni, lo spettatore medio si annoia di fronte ad una cosa così telefonata da risolversi all'ultimo minuto e ci sono parecchie lacune logiche su cosa succede e perché.
Tipo se il gravitonuim è così raro perché i cattivi lasciano i congegni in miniatura sul luogo dell'assalto e come mai un organizzazione ricchissima deve comprare da un cowboy sfigato una ruspa per fare il colpo così da lasciare tracce.


Anche la scena finale dopo i credits è deludente ed in questo episodio nessun cameo d'interesse, Ian Hart che interpreta il dr. Hall  non è proprio il massimo.
Forse hanno finito il budget per gli attori esterni, e probabilmente le idee, quindi non sono per niente invogliato a vedere la prossima puntata anche se lo farò lo stesso. 
Grande delusione, forse era il serial più atteso ma non ha mantenuto le promesse.

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